Penale: non sempre sei obbligato a pagarla | I casi da conoscere

Quando si vuole recedere da un contratto, di solito si deve pagare una penale. Scopriamo i casi in cui il recesso è possibile senza pagare nulla.

penale casi eccezione
Degli Euro (Canva) – Vostrisoldi.it

Di solito, quando si è intenzionati a concludere un contratto prima della sua naturale scadenza, è probabile che venga richiesta una penale, ovvero una somma di denaro. Ci sono casi, tuttavia, in cui il recesso è possibile senza dover sborsare un Euro. Non tutti, però, conoscono bene le situazioni nelle quali si può procedere a chiudere una situazione senza dover pagare somme, a volte, anche piuttosto ingenti.

Ci sono diversi tipi di recesso, a seconda dei contratti: in quelli di appalto, ad esempio si parla di recesso legale, mentre quello convenzionale è ciò che troviamo in un contratto d’affitto, dove abbiamo la possibilità di dare un preavviso concordato per lasciare l’appartamento senza conseguenze finanziarie. Infine, troviamo anche quello per giusta causa o per pentimento. Insomma, i tipi sono tanti, ma come evitare la penale?

Penale: i casi in cui per il recesso non devi pagare nulla

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Degli Euro (Canva) – Vostrisoldi.it

Per prima cosa, la parte interessata dovrà comunicare nel modo corretto all’altra parte la sua volontà di rescindere dal contratto, di solito per mezzo di una PEC o una raccomandata A/R. Bisognerà inoltre farlo entro i termini stabiliti dal documento. Disdetta e recesso, poi, sono due cose diverse, in quanto la prima sussiste nel caso non si voglia dare la possibilità al contratto di rinnovarsi in automatico.

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Di solito nel contratto ci sono delle clausole che specificano i casi in cui è possibile effettuare il recesso: può essere “ad nutum” ovvero senza spiegazione, vincolato a una determinata situazione, o con penale.

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Per recedere da un contratto, l’altra parte non deve aver rispettato degli obblighi presi, ma in questo caso deve esserci un inadempimento grave, dice la legge. Qualora sia prevista una penale, tramite clausola, essendo vessatoria, deve essere firmata da ambo le parti, sennò non è valida e non può essere richiesto un pagamento. Infine, nel caso del recesso per pentimento, usato nel caso di contratti effettuati per telefono, il cliente ha la possibilità di recedere entro 14 giorni, senza nessun tipo di spiegazione.

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