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Fisco e Tasse

Conguaglio: cos’è e come si applica | Tutte le info utili per non trovarsi in difficoltà

Per i dipendenti si tratta di una voce presente nella busta paga quasi sempre ma che cosa è il conguaglio e perché e quando è necessario che avvenga questo calcolo? Ecco tutte le risposte che devi conoscere per tempo

Busta paga e calcolo conguaglio (foto canva – vostrisoldi.it)

Ogni mese, nel calcolo della busta paga di ogni lavoratore e di ogni lavoratrice dipendente, avvengono tutta una serie di calcoli che contemplano sia quanto il lavoratore o la lavoratrice dovrà percepire sia quelle che sono le tasse che il lavoratore e il datore di lavore devono allo Stato.

In linea generale le tasse non cambiano di mese in mese ma trattandosi di un calcolo dinamico, che avviene cioè in base a una serie di fattori e non di una cifra sempre uguale a sé stessa, è possibile che alla fine dell’anno le tasse pagate effettivamente siano diverse da quelle che poi, conti alla mano, il lavoratore avrebbe dovuto effettivamente versare. E il calcolo può essere in difetto o in eccesso, ovvero una somma inferiore o superiore. Questa differenza dà origine a un conguaglio. E come si calcola nei fatti?

Come funziona il conguaglio e quando si verifica

Consegne busta paga (foto canva – vostrisoldi.it)

Una situazione che si verifica spesso per il conguaglio è, come accennato prima, quella relativa al calcolo delle tasse alla fine di un anno di lavoro. Le tasse sono calcolate in percentuale sui guadagni ma se nel corso dell’anno, per esempio, ci sono alcuni mesi in cui si è lavorato di più rispetto alla media, le tasse da pagare aumentano. E per questo a fine anno, nella busta paga di dicembre di solito, si trova la voce conguaglio con la cifra che viene prelevata per riequilibrare la tassazione.

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Esiste però anche la situazione inversa: se per esempio la famiglia si modifica e il lavoratore o la lavoratrice ha quindi un membro a carico che prima non c’era, la tassazione deve essere rivista e alla fine dell’anno il conguaglio si trasformerà in una sorta di credito nei confronti dello Stato.

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Il conguaglio può avvenire non solo a fine anno, se il rapporto di lavoro è continuato, oppure verificarsi al termine del rapporto di lavoro. Si tratta di un obbligo che il datore deve assolvere dato che, in mancanza di conguaglio, sarebbe poi il lavoratore o la lavoratrice a dover eseguire i calcoli per tutto l’anno nella dichiarazione dei redditi.

Valeria Poropat