Eredità: cosa accade se muore il coniuge e non ci sono dei figli

La morte è un qualcosa di astratto e che spesso si scontra con la materialità di quello che ci lasciamo alle spalle, ovvero la nostra eredità. In mancanza di figli, però, questa a chi va? Al coniuge o ad altri parenti?

testamento eredi
testamento ed eredità in caso di mancanza di figli (canva-vostrisoldi.it)

La devoluzione dell’eredità di una persona morta è un argomento delicato e, per fortuna, ben disciplinato dalla legge. Secondo quest’ultima infatti questa di devolve per legge, attraverso la cosiddetta successione legittima, o in caso di presenza di un testamento, per successione testamentaria.

Quando si sceglie di redigere un testamento bisogna tenere in considerazione i limiti e vincoli imposti dalla legge per tutelare gli eredi legittimari. Questi sono colori che anche se non vengono nominati in testamento hanno diritto a parte dell’eredità. Di questa categoria fanno parte i coniugi e i figli, ma cosa accade in mancanza di figli?

Eredità in mancanza di figli: ecco come si procede

eredità morte coniuge senza figli
eredità e testamento in assenza di figli (canva-vostrisoldi.it)

Il patrimonio di un individuo, nel momento in cui si decide di stilare un testamento, non potrà essere disposto a libero piacimento del testatore. Questo potrà disporre liberamente, infatti, solo di una quota detta disponibile, dovendo quindi rispettare le quote legittime agli eredi, anche contro la volontà del de cuius.

Gli eredi legittimi sono sostanzialmente la famiglia del de cuius, ovvero coniuge e figli, in mancanza dei quali subentreranno gli ascendenti. Questi ultimi sono i discendenti diretti, quali nonni, nipoti, fratelli e sorelle. Prima di capire cosa succede in questa eventualità è bene precisare che in tutte le ipotesi il coniuge, anche in presenza di altri eredi, gli viene riservato il diritto di abitazione presso la casa adibita a residenza familiare prevalente, restando così escluse le seconde case.

In presenza di figli l’eredità viene divisa in parti uguali tra coniuge superstite e figli. Le quote in questo caso variano, si passa da 1/2 ciascuno in presenza di un solo figlio, mentre in presenza di più figli l’eredità viene suddivisa per 1/3 dal coniuge e 2/3 ai figli che a loro volta la divideranno equamente. Quando non ci sono figli il discorso si complica. In mancanza di ascendenti, il coniuge diventa erede universale dell’intera eredità, mentre in presenza di ascendenti, il coniuge concorre con loro nell’eredità, che spetta per 2/3 al coniuge stesso e per 1/3 agli ascendenti.

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