Mia, Governo pronto a presentare riforma: i punti principali e le differenze con RdC

Cos’è la Mia? Se n’è sentito parlare tantissimo: il Governo è pronto a presentare la riforma. Ecco le differenze con il RdC.

Il paese italiano, in questi ultimi mesi, è stato nella morsa dell’impennata vortiginosa dei prezzi in ogni mercato. Dalla benzina all’energia, al mercato immobiliare a quello alimentare. E non sempre finita qui: nonostante una tregua delle forniture energetiche, il loro costo nei prossimi mesi sarà destinato nuovamente a salire. Così come il costo della benzina. Nonostante i bonus inseriti dallo Stato, saranno nuovamente mesi difficili nuovamente per migliaia di italiani.

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Mia: i nuovi requisiti (foto Canva – vostrisoldi.it)

Ovviamente, tra le misure di sostegno, c’è il Reddito di Cittadinanza sempre a tenere banco, e ormai messo in discussione da quella che ne prenderà il posto, ovvero la Mia. Ma cos’è la Mia e quali sono le differenze sostanziali con il Reddito di Cittadinanza? Il Governo ormai è pronto a far partire il tutto. Vediamo anche quali sono i requisiti per potervi accedere e quali sono gli importi che saranno attribuiti a chi ne avrà bisogno.

Cos’è la Mia? Ecco le differenze con il Rdc

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La Mia è pronta a partire (foto Canva – vostrisoldi.it)

Il Reddito di Cittadinanza, fin dalla sua messa in pratica, è sempre stato al centro dell’attenzione con numerosissime polemiche. Oltre a tali polemiche, ci sono anche i furbetti che, con dichiarazioni mendaci, sono riusciti ad accaparrarsi un sostegno che non gli era dovuto, a discapito di chi ne aveva bisogno. Ed ecco che ora il Governo, proprio per evitare sprechi e truffe, sta aggiustando di tanto il tiro, introducendo la Mia. Cambiano sia regole che requisiti, ed anche gli importi.

Innanzitutto, la soglia ISEE per poter accedere al sostegno Mia sarà più basso, abbracciando una platea più ampia, così come anche gli importi che verranno attribuiti. Infatti, la soglia per potervi accedere è di 7.200 euro per un reddito familiare che non ne super i 6.000. Oltre questo, l’inclusione di fasce di persone occupabili sarà una nuova discriminante. Infatti, se all’interno del nucleo familiare ci sono persone minori e persone oltre i 60 anni e disabili, rientreranno nella categoria dei non occupabili.

Diversamente, il nucleo sarà definito occupabile. Tale distinzione sarà necessaria affinché si possano stabilire i corretti importi e la relativa durata dei sostegni. Nel caso di nuclei definiti non occupabili, l’importo sarà di 500 euro, fino ai 350 euro per gli occupabili. La durata va dai 6 ai 12 mesi; il caso specifico dei componenti del nucleo, inoltre, comporterà eventuali modifiche o aggiustamenti. Sono questi i sostanziali cambiamenti rispetto al reddito di cittadinanza.

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