Nuova tassa approvata dal Parlamento europeo: chi riguarda e cosa cambierà

Dall’Europa arriva una nuova tassa: peserà sulle casse dei Paesi non membri che fanno affari con l’Ue e sarà misurata in base alle emissioni inquinanti.

Parlamento Europeo (foto Canva – Vostrisoldi.it)

Il cambiamento climatico si contrasta anche con le multe. La nuova sanzione è stata approvata dal Parlamento europeo e rientra tra i tre pilastri del progetto Fit for 55, un piano strategico messo a punto dall’Unione europea per ridurre, entro il 2030, le emissioni di gas serra del 55% (almeno) rispetto ai livelli del preindustriali.

Oltre a una legge su un sistema di scambio di quote di emissioni, chiamato anche Ets, che contemplerà anche l’inquinamento generato dal traffico aereo e marittimo, e un fondo sociale per il clima, il Parlamento Ue ha dato luce verde anche alla cosiddetta Carbon Tax. Si tratta di un’imposta destinata a quei Paesi esterni all’Ue che importano prodotti e materiali entro i confini del vecchio Continente e misurata in base misurata sulla base delle emissioni generate durante la produzione.

Nuova multa dal Parlamento europeo: cos’è e chi riguarda

Carbon tax parlamento europeo
Inquinamento (foto Canva – Vostrisoldi.it)

Approvata con 487 voti favorevoli, 81 contrari e 75 astensioni e in vigore dal 2026 fino al 2034, la Carbon Tax vuole incentivare i Paesi terzi ad aumentare le proprie ambizioni climatiche e garantire che gli sforzi climatici globali ed europei non vengano vanificati dalla delocalizzazione della produzione in Paesi fuori dall’Ue e caratterizzati da politiche climatiche meno ambiziose.

La Carbon Tax, infatti, prevede che le aziende estere importatrici in Europa di prodotti e materiali (come ferro, acciaio, cemento, alluminio, elettricità e idrogeno) comunichino la quantità di emissioni generate per la produzione di tali merci per poi acquistare dei “crediti di carbonio”, detti “Cbam” del valore corrispondenti al prezzo che avrebbero pagato se la produzione fosse avvenuta entro i confini europei.

Il peso della tassa sarà misurato sulle tonnellate di CO2 prodotte e quindi meno si inquina, meno si paga. Ma la Carbon Tax è stata pensata anche per tutelare le grandi aziende europee vincolate a rigorosi standard di tutela del clima e quindi a costi di produzione nettamente superiore a quelli dei paesi extra-Ue. Qui infatti vigono regole meno ferree che permettono quindi di vendere i propri prodotti a prezzi più bassi.

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