Hai ricevuto una casa in donazione e ti chiedi se puoi venderla: la risposta!

Chi riceve in dono una casa è costretto a viverci o può anche rivenderla? Scopriamo insieme al risposta.

Casa ricevuta in donazione: si può vendere?
Casa donata (foto Canva – Vostrisoldi.it)

Può capitare di ricevere in dono una casa. Di solito succede in circostanze poco felici, come il lutto di un genitore anziano o magari malato. Nei casi più fortunati, c’è anche chi si vede regalare un immobile da un familiare, un nonno o uno zio ancora in vita: un sacrificio diventato investimento e infine trasformatosi in un atto di estrema generosità.

Per i più giovani, ricevere una casa può rappresentare uno vero salto in avanti praticamente a costo zero ma per un adulto una casa in donazione non rappresenta sempre una buona notizia. Magari la persona in questione è già felice in un altro appartamento e non ha alcuna intenzione di cambiarlo, oppure potrebbe non apprezzare la casa ricevuta in dono e quindi non volerla abitare. Che fare dunque? Una volta ricevuta una casa in donazione, la si può rivendere?

Si può vendere una casa ricevuta in donazione?

Casa ricevuta in donazione: si può vendere?
Casa donata (foto Canva – Vostrisooldi.it)

Vendere una casa ricevuta in donazione è una pratica lecita e assolutamente legittima: è un nostro diritto scegliere di non volere l’eredità di un genitore e dunque venderla per guadagnarci un gruzzolo da reinvestire su un immobile migliore. Ci sono tuttavia degli importanti aspetti legali da considerare e riguardano soprattutto chi dovesse acquistare questa casa.

Se il donante avesse danneggiato le quote dell’eredità legittima di tutti gli eredi (coniuge, altri figli e/o discendenti) senza ripartirle equamente e non fossero ancora trascorsi 20 anni dal suo atto di donazione, l’acquisto di quella casa resterebbe “precario”. Questo perché un legittimo erede potrebbe attivare una procedura di restituzione e costringere chi ha acquistato l’immobile a restituirlo anche se regolarmente pagato.

Se ancora in vita, anche il donatario venditore andrebbe incontro a problemi perché subirebbe anch’egli l’azione degli eredi legittimari e, in caso di 20 anni già decorsi dalla donazione, sarebbe costretto a restituire a questi ultimi il controvalore dell’immobile venduto e non più restituibile.Se gli eredi legittimari non avessero ricevuto la giusta quota di legittima ma fossero già passati 20 anni dalla donazione, la successiva vendita sarebbe invece regolare e l’eventuale acquirente sarebbe tutelato.

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