Il trucco per risparmiare sulle tasse: una svolta incredibile

Chi è proprietario di un immobile è chiamato annualmente a versare determinate tasse: alcuni consigli per risparmiare.

Casa metodo risparmiare tasse
Palazzo (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

Chiunque acquisti un immobile sa bene che esistono delle tasse da dover pagare proprio per quest’ultimo. Le legge italiana prevede, difatti, che i proprietari di un immobile debbano versare delle tasse per non incorrere in sanzioni.

Queste sono ad esempio l’Irpef e l’Imu che dovranno essere corrisposte per le abitazioni principali. La casa dove il proprietario ha la sua residenza anagrafica e dimora effettiva, rimane completamente esente. Ma come si può risparmiare, ovviamente in maniera legale?

Tasse immobili, come risparmiare in modo legale: i consigli

Casa metodo risparmiare tasse
Casa (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

Essere proprietari di una casa comporta tante responsabilità: cura, manutenzione, soprattutto se in un condominio, ma anche pagamento delle tasse. Le due principali, oltre a quelle da versare al momento dell’acquisto, sono l’Imu (Imposta municipale propria) e l’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche).

La prima è un’imposta destinata al Comune dove si trova l’immobile, introdotta nel 2012 e dovuta per il possesso di fabbricati, di aree fabbricabili e di terreni agricoli. L’Irpef, invece, è un’imposta che i proprietari dovranno versare sull’importo della rendita catastale dello stesso immobile: varia in base alla percentuale di possesso e al tipo di utilizzo del fabbricato. Entrambe sono da versare annualmente e non dovute per le prime abitazioni che sono esenti dal pagamento. Per quanto concerne l’Imu esistono anche altre esenzioni come i terreni di imprenditori agricoli professionali o di coltivatori diretti.

Per risparmiare su questo tipo di tasse, in maniera legale, si può procedere intestando la seconda casa ad un familiare, come un figlio. Quest’ultimo diventerà proprietario della sua prima abitazione, dunque, esente da Irpef ed Imu.

Un’altra soluzione è quella di cedere in affitto le seconde abitazioni optando per la cedolare secca, imposta sostitutiva dell’Irpef con un’aliquota del 21% che, per i contratti d’affitto a canone concordato per immobili nei comuni ad alta densità abitativa scende al 10%. A questo si aggiunge l’esenzione dalle imposte di registro e di bollo per il contratto e la riduzione dell’Imu in alcuni comuni della Penisola.

Il tutto, lo ricordiamo, deve essere effettuato nel completo rispetto delle leggi in vigore: in caso di violazione si rischiano pesanti sanzioni.

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