Spesso non ci si rende conto dei rischi che si corrono, come quello quando ricarichiamo cellulari o dispositivi quando siamo in viaggio. Ecco cosa accade.
Ormai tutti noi possediamo un cellulare di nuova generazione, ovvero lo smartphone, geniale invenzione che ci permette di avere una sorta di piccolo pc con noi tutto il tempo. Possiamo usarlo non solo per effettuare chiamate o riceverle, ma anche per consultare le ultime notizie, guardare il meteo, effettuare un bonifico, fare la spesa e tante altre cose. Ovvio, quindi, che ha la tendenza a scaricarsi con maggiore velocità rispetto ai modelli vecchi.
Un bel guaio, se ci troviamo in viaggio e non abbiamo con noi una power station, ovvero quell’apparecchio che ci permette di ricaricare cellulari e dispositivi autonomamente. Come fare allora? Impensabile rimanere senza cellulare per troppo tempo, visto che spesso lo utilizziamo anche per importanti motivi e abbiamo su di esso informazioni cruciali, per la nostra vita quotidiana. La soluzione c’è, ma è rischiosa, e a dirlo è l’FBI!
Sei fuori casa o in viaggio e devi ricaricare cellulari e dispositivi? Fai attenzione!
Ormai in quasi tutti gli aeroporti sono presenti delle colonnine con prese USB dove i viaggiatori possono ricaricare il loro cellulare proprio per evitare che si scarichi mentre sono in viaggio, impedendo così il suo utilizzo. Queste postazioni, tuttavia, secondo un’indagine dell’FBI, sarebbero a rischio hackeraggio.
Proprio le colonnine di ricarica, infatti, essendo utilizzate da un gran numero di persone, sono le preferite dai cosiddetti “juice hacker”, che grazie alla tecnologia, sono in grado letteralmente di “spremere” informazioni riservate ai loro utilizzatori, in certi casi rubando non solo dati personali, ma riuscendo anche a svuotare conti correnti, visto che in molti abbiamo ormai la app della nostra banca tra quelle dello smartphone.
Meglio quindi munirsi di una power station e cercare di non dimenticarla mai a casa, evitando appunto di rimanere senza troppa batteria quando siamo in giro, per non ritrovarci a dover usare queste postazioni, con tutti i rischi che potremmo correre.