PayPal nel mirino degli USA: cosa sta succedendo?

Dopo la recente crisi della Silicon Valley Bank, gli Stati Uniti dichiarano PayPal poco sicuro e mettono in allerta i risparmiatori. Illazioni e seri dubbi? 

Siamo nel 15 settembre del 2008, la Lehman Brothers fallisce e dal il via al collasso di un intero sistema. Sono passati anni e continuiamo a sentirne gli effetti, come un onda d’urto che si propaga. Oggi, arriva una seconda scossa che fa tramare le gambe di risparmiatori e investitori. Il 10 marzo 2023 la Silicon Valley Bank ha tirato giù le serrande in via definitiva. L’aumento dei tassi di interesse sui buoni del tesoro USA, sui cui la banca aveva fatto un grande investimento, hanno portato la SVB alla mancanza di liquidità e alla sua definitiva chiusura.

Crisi Silicon Valley Bank 10 marzo 2023
Silicon Valley (Canva) – Vostrisoldi.it

La Federal Deposit Insurance Corporation, assunti poteri straordinari dal Tesoro, ha recuperato la banca per salvaguardare gli investitori, come ha potuto assumere tali poteri? La FDIC ha un’assicurazione garantita su risparmi fino 250mila dollari che funziona solo ed esclusivamente per i conti bancari. Così è riuscita ad avere la deroga dal Tesoro. Ma, proprio da questo fatto, il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) mette in guardia gli utilizzatore di piattaforme come PayPal e Venmo.

Il CFPB mette in guardia: queste piattaforme non sono assicurate

Difatti il CFPB spiega che le piattaforme di pagamento e i salvadanai online, non rientrano in nessun sistema di protezione. Questo significa che in caso di crisi della piattaforma non esiste, ad ora, nessuna protezione come quella attuata dalla FDIC sulla Silicon Valley Bank.

PayPal nel mirino CFPB che mette in guardia
PayPal (Facebook PayPal) – Vostrisoldi.it

L’agenzia ha rilasciato alcune dichiarazione: “I risparmi conservati in queste app di pagamento potrebbero avere un rischio significativamente maggiore di essere perduti rispetto a depositi bancari assicurati […] i consumatori dovrebbero essere consapevoli se scelgono di gestire i propri fondi su queste app di pagamento non bancarie” Queste le parole del CFPB che mette in allerta i risparmiatori e gli utilizzatori di queste applicazioni.

Ad ora queste piattaforme non risultano avere un’assicurazione come quella della FDIC che le possa coprire in caso di crisi. Si auspica che questi ultimi accadimenti portino a scelte più consapevoli, non solo per i risparmiatori, ma anche per gli Stati Uniti, a fronte della crisi che si dimostra ancora dilagante.

 

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