Questi bonsai valgono milioni di euro: tutti possiamo coltivarli

La cultura del mondo Bonsai è molto antica e oggi di grande valore, culturale ma anche economico. Ma partiamo per gradi, cosa sono e quali sono i bonsai più costosi oggi presenti.

I bonsai sono alberi in miniatura, tenuti volontariamente nani. Le prime fonti che abbiamo sulla loro esistenza risalgono al VI secolo. Un’ambasciata giapponese si recò in Cina e tornò in patria con questi piccoli vasi di alberi in miniatura. Ma il loro dilagare nel mondo e nei suoi usi si deve al Giappone, da cui deriva anche il nome. Difatti Bonsai è la lettura giapponese di due kanji 盆栽, il primo significa “ciotola” (bon), mentre il secondo “piantare” (sai). Cosa diversa nel cinese che assume un altro nome: “penjing“.

 

Come far crescere il bonsai
Bonsai (Canva) – Vostrisoldi.it

Il bonsai, come dicevamo, è un albero volontariamente lasciato crescere nano all’interno di un vaso. Questo non significa che questi alberi sono nani di natura, difatti uno dei bonsai più famosi è il pino nero, che in natura può raggiungere anche i 40 metri. Il lavoro che viene svolto per tenere questi alberi in miniatura, con il tempo, è diventata un’arte giapponese di lungo corso, che si concentra in un legame con la pianta e una grande attenzione alle sue esigenze idriche, di crescita e di potatura.

I bonsai più antichi e più costosi: conosciamoli insieme

I bonsai possono raggiungere prezzi molto alti, in base a tante caratteristiche, ma una di queste è sicuramente gli anni di vita. Il più costoso ad oggi sul mercato è un pino secolare veduto a 1,3milioni di dollari. Come possono esserci questi prezzi, esistono anche prezzi decisamente inferiori e più abbordabili; il mercato si dimostra molto vario.

 

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Il pino secolare però non è il bonsai più antico. Il più antico ad ora accertato sembra essere il Ficus Retus Linn, un bonsai di oltre mille anni, che si trova qui in Italia, al Crespi Bonsai Museum a Parabiago, vicino Milano. Insieme a questo bonsai esistono altri magnifici esemplari, come ginepro giapponese, conservato nel giardino Mansei-en di Omiya, con, anche lui, più di mille anni.

Coltivare un bonsai è un lavoro di cura e dedizione. Sono piante da interno, un ottimo ma complesso regalo, che non richiedono tanta acqua e devono stare in zone umide, ma che non subiscano mai sbalzi di temperature. La potatura è una delle parti fondamentali per la loro crescita. Coltivare un bonsai è un arte molto antica che porta alla riscoperta del legame con una natura fragile e debole, per cui le tue attenzioni portano ad apprendere nuove priorità. Oggi la coltivazione è parte anche di percorsi religiosi orientali.

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