Silvio Berlusconi, il testamento è stato modificato per la compagna: le volontà

Berlusconi e il testamento: prima degli ultimi ricoveri ha cambiato la destinazione di parte del patrimonio

Partecipazioni azionarie, immobili. Come si può facilmente immaginare sono tante quelle appartenute a Silvio Berlusconi e che ora andranno divise tra i suoi cari. Mentre ancora non si sono svolti i funerali dell’ex quattro volte capo del governo, gli occhi sono tutti puntati sul testamento.

Berlusconi testamento
Silvio Berlusconi (foto pagina ufficiale Facebook) – Vostrisoldi.it

La documentazione è nelle mani del notaio Arrigo Roveda dello Studio RLCD di Milano, scrive Il Messaggero. Oltre alle ultime volontà più strettamente personali di Berlusconi ci sono anche le indicazioni su chi e come destinare il 33% del suo patrimonio. Perché questa percentuale? Lo stabilisce la legge per chi non ha coniuge ma più figli.

Berlusconi, testamento modificato: a quanto ammontano i beni?

La liquidità totale dovrebbe essere di circa 1,3 miliardi, scrive il Corriere della Sera. Una cifra altissima. Del resto Berlusconi in base alla dichiarazione dei redditi è risultato ancora una volta il politico italiano più ricco. Un numero che si ottiene dalla somma delle partecipazioni azionarie e immobili; restano dunque fuori dalla valutazione gli altri beni come le opere d’arte.

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Con l’ultima compagna Marta Fascina (foto pagina ufficiale Facebook) – Vostrisoldi.it

Un ultimo aggiornamento (sempre secondo Il Messaggero, avvenuto prima degli ultimi due ricoveri) vuole che una parte in denaro, molto consistente, vada a Marta Fascina, la compagna degli ultimi anni sposata simbolicamente ma non ufficialmente e pertanto non può essere definita moglie.

Non solo, le novità sono anche altre. Il 61% delle Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava è stata destinata ai figli. Sposato due volte, Berlusconi ha avuto prole dai primi due matrimoni: Marina e Pier Silvio, figli di Carla Elvira Dall’Oglio, Barbara, Eleonora e Luigi, nati dal matrimonio con Veronica Lario. Mediaset dovrebbe restare nelle mani dei primi due.

Si parla anche di “meccanismi di stabilità” sul modello di Leonardo Del Vecchio, fondatore della Luxottica comparso un anno fa. Un sistema per fare in modo che in futuro il gruppo non si spacchi. Del Vecchio aveva stabilito che per le decisioni ritenute importantissime sia necessario l’85%  della maggioranza qualificata. Berlusconi, invece, avrebbe optato addirittura per l’unanimità. Resta un’ipotesi, la seconda è che il quorum sia comunque alto.

Il quotidiano milanese non esclude che anche altre persone non appartenenti proprio alla famiglia, siano ereditieri dell’ex premier. Persone che comunque, nei fatti, familiari sono stati. Oltre alla Fascina ci sarebbero lasciti anche per Adriano Galliani e Fedele Confalonieri.

Se questi sono aspetti più privati restano da sciogliere i nodi pubblici che riguardano il partito. La Fascina, che finora non ha proferito parola, pare non sia intenzionata a impossessarsi del logo di Forza Italia.

 

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