Per entrare in Croce Rossa ed offrire prestazioni volontarie, esiste un iter prestabilito da seguire alla lettera: ecco quali sono i passaggi
Chi sta pensando di diventare un volontario della Croce Rossa italiana, deve sapere che esiste un percorso ben preciso da affrontare. La situazione pandemica che abbiamo vissuto negli ultimi anni ha aumentato molto il livello di sensibilità delle persone: sale sempre di più il numero di chi sceglie di mettersi in gioco per aiutare gli altri.
Nonostante lo Stato abbia già enti specifici che si occupano di assistere le persone in difficoltà, esistono anche associazioni di volontari che operano a livello territoriale, come la Croce Rossa italiana (CRI). Da sempre si impegna in azioni di assistenza sanitaria e sociale ed è pronta ad accogliere chi fa richiesta d’entrare.
Croce Rossa Italiana: il percorso da seguire per entrare
La Croce Rossa Italiana è un’associazione di persone che operano volontariamente nell’assistenza sanitaria e sociale dei più vulnerabili e bisognosi, sia in momenti di conflitto che in tempi di pace. La CRI esiste dal 1863, quando Henri Dunant assistette al triste spettacolo di 40.000 uomini feriti a causa della seconda guerra d’indipendenza italiana, che non potevano ricevere un’adeguata assistenza sanitaria. Da quel momento, decise di formare dei team permanenti di volontari, definito dapprima con il termine di Comitato Ginevrino, poi Comitato Internazionale della Croce Rossa.
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Per diventare volontario, ci sono dei requisiti da rispettare: prima di tutto, bisogna avere più di 14 anni, essere cittadino italiano o possedere regolare permesso di soggiorno, frequentare uno specifico corso di preparazione e aderire ai principi dell’associazione.
Il corso ha la durata di 18 ore e per iniziare non servono qualifiche pregresse. Permetterà di avere gli strumenti di base necessari ad operare nel mondo del volontariato sanitario e insegnerà l’ideologia del gruppo, fondata su umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità. Infatti, all’interno della CRI vigono le regole del rispetto della persona e l’aiuto reciproco, senza alcuna distinzione di nazionalità, razza, religione, formazione o orientamento politico o sessuale.
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Chi diventa volontariato, può operare negli ospedali per l’assistenza ai malati, nei centri d’accoglienza dei migranti, nelle case di riposo, sulle ambulanze, nei centri sportivi, nelle scuole e nel corso di situazioni d’emergenza sanitaria. Oggigiorno, l’Italia conta più di 150 000 volontari nella Croce Rossa che contribuiscono a migliorare le prestazioni di servizio verso chi ne ha bisogno.