Ottime notizie per i dipendenti, aumenta il TFR: quanto si guadagna

C’è almeno una piccola buona notizia per i lavoratori dipendenti e riguarda il ricalcolo del TFR. Si tratta di un adeguamento stabilito anche da un articolo del Codice Civile e si è innescato con la situazione che stiamo vivendo in questo momento.

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Fabbrica (foto canva – vostrisoldi.it)

La vita di tutti i giorni sta aumentando di prezzo a causa dell’inflazione. A partire da quello che accade con le bollette del gas per il riscaldamento e dell’energia elettrica passando per il carrello della spesa che è sempre meno pieno e costa sempre di più fino ai carburanti. Eppure, anche se la condizione di moltissime famiglie in tutta Italia risulta sempre più problematica proprio a causa degli aumenti c’è invece una piccola buona notizia collegata.

Tutto dipende proprio dall’inflazione in aumento e dal lavoro svolto da Istat che ha calcolato a dicembre 2022 l’indice dei prezzi al consumo. Questo indice è stato utilizzato anche per riscrivere il coefficiente del TFR. E si tratta di una novità che non si vedeva da 40 anni.

Perché l’inflazione fa aumentare il TFR dei lavoratori dipendenti

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Ufficio (foto canva – vostrisoldi.it)

Come accennato, l’aumento del TFR è da collegare ai calcoli fatti da Istat in base all’inflazione che hanno portato a una revisione dell’indice dei prezzi al consumo. Questo indice viene utilizzato proprio per ricalcolare anche il trattamento di fine rapporto. Il meccanismo con cui il TFR aumenta comprende infatti un calcolo che per una percentuale pari al 1,5% aumenta in maniera progressiva mentre per il 75% viene aumentato proprio in base all’indice comunicato da Istat.

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Data la situazione contingente che si è venuta a creare a causa della guerra e della crisi energetica che ha portato quindi a un aumento spropositato di tutti i prezzi, il calcolo fatto da Istat ha portato il coefficiente al 9,97%. Il meccanismo di rivalutazione non riguarda però le somme accantonate nell’anno cui si riferisce il calcolo ma all’anno precedente.

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Questo significa che il nuovo coefficiente ricalcolato in base alle informazioni fornite da Istat viene effettuato sulle trattenute raccolte fino alla fine del 2021. Per le trattenute nel 2022 si dovrà quindi aspettare una nuova comunicazione da parte di Istat che arriverà a gennaio del 2024 e sarà calcolata sull’inflazione registrata alla fine del 2023.

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