Se non si è d’accordo con la divisione tra eredi, come impugnare il testamento

Se la divisione tra gli eredi non dovesse soddisfare si può impugnare il testamento. Ma è bene sapere le condizioni

quando impugnare il testamento
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Ipotizziamo che il padre di Pino sia recentemente deceduto. Pino però non è soddisfatto del suo testamento. Il papà ha lasciato i beni di maggior valore a Marco, l’altro fratello, e ha fatto consistenti lasciti a persone estranee, come la sua prima moglie (che non è sua madre), la badante e una fondazione di assistenza sociale.

Naturalmente a Pino è venuto il sospetto che il papà sia stato influenzato da qualcuno nella formazione delle sue ultime volontà, poiché la mano con cui è stato scritto il testamento non sembra quasi la sua e alla data di redazione il suo ragionamento era probabilmente offuscato. Probabilmente a causa della sua vecchiaia e della malattia. Quindi, come può Pino impugnare il testamento e non lasciare le cose come stanno.

Impugnare il testamento: come fare

cosa sapere sull'impugnazione del testamento
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È importante notare che, se l‘impugnazione del testamento viene accolta dopo una causa civile, l’applicazione delle norme sulla successione legittima sarà effettuata nel caso in cui si dimostri che la volontà del testatore non era stata correttamente formata.

Può essere proposta un’azione giudiziaria per impugnare un testamento a causa della lesione delle quote spettanti agli eredi legittimari, che non possono essere intaccati da una valida volontà testamentaria. In alternativa, l’impugnazione può essere promossa per due diverse invalidità: nullità e annullabilità.

La mancanza di forma è una causa di nullità del testamento che rende incerta o esclude del tutto l’autenticità delle disposizioni testamentarie. Ad esempio, i testamenti congiuntivi o reciproci in cui due persone non possono fare testamento insieme con disposizioni a favore dell’altra sono radicalmente nulli. Altri esempi includono i testamenti contenenti disposizioni indeterminate a favore di una persona incerta e quelli che fanno dipendere dall’arbitrio di un terzo l’indicazione dell’erede o del legatario o la determinazione della quota di eredità.

Altri difetti di forma, come la mancanza della data, rendono il testamento annullabile. La capacità di fare testamento riguarda i minori, gli interdetti per incapacità di mente e gli incapaci di intendere e di volere nel momento in cui hanno fatto testamento. La prova dell’incapacità può essere fornita con qualsiasi mezzo, anche attraverso presunzioni.

I vizi della volontà del testatore, costituiti da errore, violenza e dolo, sono anch’essi una causa di annullabilità del testamento. L’errore consiste in una falsa rappresentazione della realtà giuridica o fattuale, mentre la violenza può essere psicologica o morale. Il dolo significa inganno e, talvolta, costrizione

Nullità e annullabilità

L’impugnazione di un testamento può essere richiesta per la lesione delle quote spettanti agli eredi legittimari o per due tipi di invalidità: nullità e annullabilità. La nullità del testamento è causata dalla mancanza di forma, che rende incerta o esclude l’autenticità delle disposizioni testamentarie. Esempi di testamenti nulli sono quelli congiuntivi o reciproci e quelli contenenti disposizioni indeterminate o che fanno dipendere dall’arbitrio di un terzo la determinazione dell’erede o del legatario. Altri difetti di forma, come la mancanza della data, rendono il testamento annullabile.

La capacità di testare riguarda i minori, gli interdetti per incapacità di mente e gli incapaci di intendere e di volere nel momento in cui hanno fatto il testamento. I vizi della volontà del testatore, come l’errore, la violenza e il dolo, costituiscono una causa di annullabilità del testamento. L’errore consiste in una falsa rappresentazione della realtà giuridica o fattuale. La violenza può essere psicologica o morale, mentre il dolo significa inganno e talvolta costrizione.

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