Grandi cambiamenti per tutti i telespettatori: il digitale terrestre fa altri passi da gigante e cambia lo scenario della televisione italiana.
Oggi possiamo contare su numerosi canali televisivi, questo grazie all’introduzione del digitale terrestre, che ci ha dato la possibilità di poter guardare numerosi canali, prima non disponibili. Una rivoluzione, che Rai e Mediaset, da decina di anni fa, hanno dovuto venire a patti. Oggi la proposta nel campo si è notevolmente ampliata, e non sono poche le persone che preferiscono sintonizzare la tv su altri canali rispetto a quelli “tradizionali“.
Ora, tuttavia, sembra esserci un’ulteriore novità per i canali, e che potrebbe cambiare molto il modo in cui guardiamo la nostra tv di casa. In particolare sarà la Rai a vedere e dover seguire un certo cambiamento, che condizionerà il nostro modo di guardare i canali della televisione pubblica. Di cosa si tratta? Scopriamolo assieme.
Digitale terrestre: cosa cambia e cosa succede per la Rai
RaiNews24, uno dei canali più seguiti, proprio in quanto fornisce informazioni pressoché istantanee su ciò che accade non solo nel nostro Paese ma nel mondo, dovrà venire a patti con le nuove disposizioni in merito alla trasmissione. La codifica è infatti cambiata da ieri, 16 marzo, ma altri canali in Mpeg-2 SD spariranno per sempre. Benché possa sembrare molto tecnico, è un cambiamento che andrà ad influire sulla nostra concezione di tv.
Ci sono infatti ancora molte famiglie in possesso di televisioni considerate “vecchie“, e che per motivi diversi non vogliono cambiarle. In questo caso, ci potrebbero essere alcuni problemi nel continuare a vedere i canali delle tv generaliste. La tecnologia la farà da padrone, visto che benché sarà ancora possibile vedere i canali della Rai ma in bassa risoluzione, ciò è destinato a cambiare.
Dalle numerazioni LCN dal 500 in poi, infatti, da ieri, tutte le trasmissioni Rai avranno il codice HbbTV, ovvero quella che oltre a consentire la visione, permette anche la connessione web, ormai una realtà di molte famiglie e che porta a una scelta più “facile” rispetto al passato. Un passo in più verso la tecnologia, ma che non tutti sono pronti ad affrontare.