Soldi nel carrello, sai perché? La motivazione non è quella che credi

Sai perché si mettono i soldi nel carrello della spesa? Forse quello che hai sempre pensato, non è la motivazione corretta. Ecco il motivo

Fare la spesa al giorno d’oggi, è diventato un compito non così semplice. Se prima bastava davvero poco a riempire il carrello, oggi si tende a comprare soltanto lo stretto indispensabile. Il motivo è dato ovviamente dal costo della vita, in aumento. Eri a conoscenza della nuova stangata sugli alimenti? Tutto è diventato sempre più costoso, ed anche il Governo ovviamente non si è perso d’animo, introducendo un nuovo bonus spesa previsto per il mese di luglio.

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Ecco il motivo dei soldi nel carrello della spesa (foto Canva – vostrisoldi.it)

Come se non bastasse poi, anche la cultura degli alimenti è cambiata. Oggi esiste anche la spesa intelligente, grazie al sistema del semaforo, che ci aiuta mentre acquistiamo i nostri prodotti. Ma tutte queste casistiche hanno comunque una sola cosa in comune: i soldi nel carrello della spesa. Quando dobbiamo fare la spesa “grossa” ci serviamo del carrello, e per tirarlo dalla pila dobbiamo inserire i soldi al suo interno. Ma sai il motivo preciso per il quale si inseriscono le monete? Ecco il motivo a cui non hai mai pensato.

Soldi nel carrello: qual è il vero motivo

Quante volte vi è capitato di andare a fare la spesa e magari non avevate gli spiccioli adatti per provare a prendere il carrello? Oppure che lo avete lasciato incustodito, e qualcuno ha approfittato della vostra moneta per prenderlo? “Oh no! Le 500 lire nel carrello!” Direbbe, Giovanni di Aldo, Giovanni e Giacomo nel mitico film Tre uomini e una gamba. E infatti, a tanti di noi deve essere capitato di aver dimenticato la monetina al suo interno.

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Carrello della spesa: sai perché ci metti i soldi? (foto Canva – vostrisoldi.it)

Ma perché si inseriscono i soldi nel carrello della spesa? Il motivo, probabilmente, non lo avevi mai immaginato. È una questione di ordine del supermercato. E su questo è importante anche il taglio della moneta da introdurre. Se, ad esempio, per sbloccare un carrello servissero 20 centesimi, un soggetto sarebbe più incline a non riporlo e abbandonare le monete, creando così caos nei parcheggi o a ridosso del supermercato. Se invece un cliente è costretto ad introdurre, ad esempio, una moneta da 2 euro, state sicuri che quel carrello verrà riposto e la moneta ritirata.

Un piccolo escamotage affinché un cliente possa essere stimolato nel riporre il carrello, e garantirne un senso civico. Troppo spesso, infatti, si trovano carrelli vaganti quando questi possono essere presi senza introdurre la moneta. Ad oggi, generalmente, si introduce 1 euro (o 50 centesimi), ma tanto basta per far sì che la maggior parte degli utenti lo riponga al proprio posto. Una soluzione comoda, per risolvere un fastidioso problema.

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