Aumento benzina e diesel: cosa accadrà da domani

I prezzi della benzina e del diesel rischiano un nuovo aumento. Ecco che cosa potrebbe succedere a breve

cosa succede il 5 febbraio
Pompa di benzina (foto canva – vostrisoldi.it)

Nonostante lo sciopero non si sia prolungato per tutto il tempo che era stato all’inizio preventivato dalle associazioni delle categorie dei benzinai e dei distributori di carburante, la questione relativa a benzina, diesel e altri carburanti rimane centrale. Secondo le ultime rilevazioni entrambi i principali rifornimenti continuano ad essere molto vicini alla soglia dei 2 euro al litro e in alcuni casi ormai sopra questa soglia.

Da una parte si attende quindi che il governo Meloni eventualmente modifichi il famoso Decreto Trasparenza, causa dello sciopero di qualche giorno fa, ma dall’altra le associazioni dei consumatori aspettano anche altre misure dato che potrebbe arrivare una nuova impennata e un aumento a benzina e diesel che potrebbe trasformarsi in un vero e proprio tsunami sui budget di molte famiglie, già pesantemente affaticati dagli aumenti dei mutui, delle assicurazioni auto, dei beni di prima necessità e delle bollette.

Aumento di benzina e diesel, cosa potrebbe succedere il 5 di febbraio?

accisa mobile cosa è
Aumento prezzi benzina e diesel (foto canva – vostrisoldi.it)

L’aumento delle materie prime energetiche che ha portato a cascata ad un aumento generalizzato di tutto ciò che è in vendita sotto forma di beni o servizi ha ovviamente contribuito anche a rendere più instabile il mercato del petrolio e dei suoi prodotti derivati. La guerra in Ucraina ha avuto come ripercussione una riduzione della fornitura di alcune tipologie di prodotti dalla Russia ma c’è un’altra data e un altro pericolo che occorrerà affrontare per tempo.

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Il prossimo 5 di febbraio, infatti, scattano le sanzioni e l’embargo totale ai prodotti raffinati del petrolio provenienti dalla Russia. Questo, temono molte associazioni tra cui l’Unione Nazionale Consumatori, rischia di essere motivo di nuovi aumenti che andranno a rendere vani i primi segnali positivi che arrivano invece dal gas e dall’energia elettrica.

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Nonostante per ora la situazione delle scorte in Italia e in tutta Europa al momento risulti tranquilla non si può quindi escludere che a partire dal 5 di febbraio prossimo si registrino altri aumenti e a quel punto potrebbe essere effettivamente utilizzata la nuova formula della cosiddetta accisa mobile che è uno degli interventi previsti dal nuovo governo guidato da Giorgia Meloni.

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